A riciao a tutti !!!!! A volte ritornano.....me compresa! Lo so, sentivate la mia mancanza.....forse, e cmq sono qui per riportare una notizia che mi ha lasciato l'amaro in bocca....e non la dolce bontà del miele....
" ..Milano, 2 febbraio – Continua la polemica sulla moria delle api. Questa volta a prendere la parola è Agrofarma che invita a mettere la parola fine alle lotte politiche: “l’ambientalismo radicale degli apicoltori finirà per danneggiare tutti”, si legge in una nota dell’Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica. “Si è detto di recente che la moria delle api sarebbe in realtà causata anche dal fenomeno della guttazione - prova a fare il punto Agrofarma - ovvero della presenza di neonicotinoidi nelle gocce d’acqua essudate dalla piante di mais e bevute dalle api. Notizia prontamente rilanciata dagli apicoltori. Ma si tratta di un’ipotesi abbastanza improbabile: dal momento che le piante di mais non producono nettare risulta curioso che le api, per dissetarsi, siano attratte proprio da questa pianta così poco attrattiva per loro. Tuttavia, come tutte le ipotesi, anche questa merita di essere approfondita e provata scientificamente. Si tratta infatti di un test iniziale senza ancora nessuna evidenza in condizioni reali di utilizzo”.
Non la pensano però così gli apicoltori, per i quali si tratta di un’altra causa, già acquisita e certificata, che si aggiunge a quella della presunta dispersione di polveri. Agrofarma ha per queste rilanciato l’idea di un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, così come ha chiesto un monitoraggio nazionale sulla moria delle api per comprenderne le reali cause. “Il modo di affrontare il problema, e la possibile soluzione, quindi esiste - attacca l’associazione. - Peccato che tutte queste proposte siano sempre state respinte dagli apicoltori”. Gli apicoltori hanno invece già chiesto e ottenuto una sospensiva all’uso di neonicotinoidi, rispetto alla quale recentemente il Consiglio di Stato ha parzialmente accolto il ricorso delle aziende interessate, imponendo di fissare un termine di scadenza alla sospensione..."
Un successivo aggiornamento ha portato a 50.000 gli alveari colpiti ( aprile 2008 )
Da quando sono iniziate le semine del mais nella pianura padana sono pervenute all’Osservatorio le prime segnalazioni di gravi fenomeni di spopolamento.
Secondo voi è pura coincidenza???
E' possibile inoltre supporre che, come le api, siano morti anche altri insetti?
In Germania - il Paese della Bayer - le autorità federali oltre a sospendere l’uso di otto pesticidi hanno detto che bisogna verificare la sicurezza dei contadini che li impiegano.....
La Svizzera si risveglia in primavera con il 25% in meno di api. La mortalità di questo prezioso insetto è salita da un fisiologico 10% a oltre il 20%-25% nel periodo 2003-2006, secondo quanto dichiarato da Jean-Daniel Charrière, collaboratore scientifico presso la stazione di ricerca agronomica di Liebefeld-Posieux.
Il fenomeno non è un caso isolato, anzi negli Stati Uniti, ha raggiunto proporzioni catastrofiche dove l'entità della moria ha raggiunto punte del 60-70%
“Escluderei che la moria di api dipenda dalle onde elettromagnetiche. Sono invece sicuramente i pesticidi neonicotinoidi a base di imidacloprid, come il Gaucho della Bayer, la causa principale della scomparsa di api che sta avvenendo in tutta Europa e negli Stati Uniti”..parole di Giorgio Celli, docente nell’Istituto di entomologia agraria Guido Grandi presso l’Università di Bologna e coordinatore del gruppo di ricerca sulle alternative ai pesticidi in agricoltura.
In Francia, dove questi pesticidi sono stati sospesi da tempo, ha proseguito Celli, “ho visto con i miei occhi l’effetto che essi provocano sul comportamento delle api, quindi so quello che dico".
In Francia la sospensione cautelativa dell’imidacloprid è stata approvata già nel 2002 !!!!!!
E in Italia???
A San Rossore ( Pisa ) il 29 gennaio 2009 si è tenuto un convegno organizzato dalla Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Toscana...si è parlato di incentivare la ricerca e sostenere un modo diverso di fare agricoltura, come strada per contrastare la moria delle api, vera e propria “emergenza planetria”. Il fenomeno che sta destando allarme in tutto il mondo ha bisogno di risposte coordinate e di risorse crescenti...
Le arnie si stanno svuotando, in Italia come e più che altrove, con una mortalità annua che raggiunge quasi il 50% nel 2007, punta più alta nell’Unione europea, come ha spiegato Jane Richardson, dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), mentre la mortalità normale non arriva al 15% annuo.....
Laurent Lourdais per
Coltivare il futuro, deve essere questo il filo conduttore di un modo nuovo di fare agricoltura nel rispetto della biodiversità.
Concludendo….
“Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” Albert Einstein
Buona giornata a tutti ……almeno oggi splende il SOLE !!! @-->--->----
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