giovedì 29 gennaio 2009

Vecchi problemi


Ogni volta che qualcuno mi dice che non si riesce a coltivare senza la chimica, mi vengono i sudori freddi. E succede praticamente tutti giorni. Mi stupisco ancora di quante persone esistono convinte che ormai anche per coltivare bisogna avere una laurea in chimica. Addirittura esistono contadini che senza il loro caro Perito Agrario, non sanno come risolvere i loro problemi. Partendo dal presupposto che anch'io sono Perito Agrario, non capisco però perchè quando suggerisco metodi alternativi il mio parere non vale. Probabilmente perchè è il contrario di quello che dicono tutti gli altri.

I nostri vecchi hanno sempre coltivato senza l'ausilio della chimica, ma una volta ci si affidava alla natura e all'esperienza diretta, adesso ci affidiamo all'esperienza degli altri, anche se in verità non la conosciamo. Produrre con la chimica equivale a giocare con le carte truccate. Finchè nessuno scopre gli assi nascosti sembra tutto bello e perfino giusto. Ma se ci scoprono ci siamo abituati a dare la colpa agli altri. In fondo ci hanno suggerito loro che cosa fare.

Una frase che mi ha molto colpito e che condivido in pieno e che è il cardine della Permacultura è : la base della permacultura è l'assunzione di responsabilità.

Assumendoci la responsabilità del nostro operato saremo costretti alla consapevolezza e al giudizio di ciò che ci viene suggerito, perchè saremo noi a pagarne le conseguenze.

Senza tenere in considerazione il fatto che l'utilizzo della chimica crea dipendenza. Nei momenti di crisi questa dipendenza sarà sempre più dolorosa.

Mi piace l'assunto: "... a parità di condizioni la soluzione più semplice è normalmente quella esatta..."

Ema.

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