lunedì 16 febbraio 2009



Da un articolo da un blog di Repubblica:
"Per essere un caso, una sfortunata sequela di infortuni in parte corretti all’ultimo momento, va detto che la serie è un po’ lunga. Prima l’eliminazione degli sgravi del 55 per cento per le ristrutturazioni ecologiche (con il tentativo di sfilare i soldi di tasca a chi aveva già investito rendendo retroattivo il provvedimento). Poi gli incentivi per le lavatrici e le lavastoviglie dati senza un legame con l’efficienza energetica, in modo da premiare le importazioni di bassa qualità dando una bella bastonata all’industria italiana che da anni investe sull’innovazione tecnologica. Adesso, nel Milleproroghe, la cancellazione della norma sugli edifici ecologici inserita nella Finanziaria 2008, quella che prevedeva, dal primo gennaio 2009, l’installazione obbligatoria di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili per ottenere permessi per le nuove costruzioni: se ne parlerà nel 2010. Andiamo avanti così, facciamoci del male.
di Antonio Canciullo"

Come al solito all'Italia non basta essere già negli ultimi posti per quanto riguarda l'ambiente (e non solo), ma sembra che vogliamo i primati negativi a tutti i costi.
Devo dire che non è proprio male.
Ultimamente l'euforia per il mercato in depressione, che spero porti a radicali cambiamenti al nostro sistema, è decisamente limitate dalle continue notizie contro l'ambiente.
Passerà. Vero?
Ema.

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