domenica 10 gennaio 2010

I diritti della Terra


Sto leggendo un libro che si intitola "I diritti della Terra".
E' stato scritto da Sir Albert Howard nel lontano 1940. Mi ha lasciato alquanto sgomento il fatto che nonostante la conoscenza scientifica di quei tempi fosse limitata rispetto all'attuale (non più di tanto comunque) Howard è arrivato a conclusioni inconcepibili per gli agricoltori di adesso. Non è stato un veggente, semplicemente ha guardato i fatti e ne ha tratto le sue conclusioni. Nel complesso mi stupisce il fatto che i concetti che descrive siano gli stessi che insegno nei miei corsi.
Mi pare impossibile, eppure dopo quasi 70 anni dobbiamo ancora recepire questo messaggio. E' demoralizzante. E io che credevo di essere troppo lento nel divulgare le mie conoscenze.
Non sono molto d'accordo comunque sul fatto che ci sia tutta questa resistenza verso l'agricoltura "alternativa". Già il termine è inesatto. L'agricoltura chimica è l'alternativa, ma noi umani siamo bravissimi a ribaltare i risultati.
Scoprire che in asia per millenni si è coltivato in maniera molto più consapevole della nostra, senza perdita di fertilità e senza l'uso della chimica, dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno che noi cosiddetti occidentali siamo un vero cancro per il pianeta.
Confido nella nostra capacità di imparare e di cambiare, anche se la storia ci insegna che riusciamo a farlo solo quando è troppo tardi.

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